In qualche scorsa lezione, tra le prime, vi abbiamo introdotto alla comprensione degli oscillatori con brevi accenni. Poi, nelle lezioni più recenti, li abbiamo ripresi per una maggiore indagine a scopo di approfondimento. In particolare, ci siamo occupati del Parabolic Sar, dandovene un’idea sommaria. Noi vi diamo il concetto basilare per poi passare ad applicazioni più empiriche e magari ad ulteriori deduzioni di teoria avanzata, ma sta a voi personalizzare “ad hoc” ogni analisi su misura dei vostri obiettivi.
Cosa è l’oscillatore stocastico?
Vi abbiamo genericamente parlato di oscillatori ma oggi vogliamo occuparci dell’oscillatore stocastico, un indicatore scoperto o meglio ideato da un certo George Lane.
Avete capito qual è la differenza fondamentale tra direzionalità e volatilità? Benissimo, perché qui vogliamo proprio occuparci di stabilire la traiettoria che prenderà il mercato, o ancora meglio di anticiparlo il più possibile. Si può affermare che la volatilità è la premessa alla direzionalità? In un certo senso, no perché dinamiche dei prezzi pressoché nulle o assenti (piatte) non comportano assenza di direzionalità; d’altronde dinamiche particolarmente aggressive in cui la domanda si interpone all’offerta possono rendere incerta la previsione per chi non vuole fare trend following intra-day. In effetti, si può fare trading sulla volatilità, si può fare trading sulla direzionalità.
E’ anche vero che prima o poi i prezzi prenderanno una direzione, assestandosi su quella che in gergo chiamiamo “trend line” ed appunto ecco perché in senso lato la volatilità può essere certamente la premessa per la direzionalità.
Cosa determina la volatilità dei prezzi? La dispersione dei valori attorno ad una banda centrale che riconosciamo, secondo le nostre previsioni, essere la trend line quella su cui i prezzi torneranno prima o poi. Vogliamo pertanto individuare i periodi di accumulazione o distribuzione dei prezzi grazie ad indicatori come l’Oscillatore Stocastico.
Si tratta di un indicatore auto-adattivo che varia a seconda del trend di mercato, di natura ribassista o rialzista.
Nella prossima lezione cercheremo di capire meglio come calcolare l’oscillatore stocastico riportando utili esempi che possano aiutarvi a ragionare meglio con le opzioni binarie senza perdere cognizione della realtà, cosa che è importantissima nel trading binario, fatto non soltanto e solamente di teoria ma anche di molta pratica e pochi dogmi. E per questo ci piace il trading binario: semplice, intuitivo e pratico.