Ma i segnali nelle opzioni binarie funzionano?

Corso cfd
26 Agosto 2015
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Le opzioni binarie e digitali sono vietate in Europa. I contenuti relativi ad opzioni restano in archivio a solo scopo informativo. Se non sei un cliente professionista, ti invitiamo a valutare il Trading Forex, CFD o Criptovalute

Molti traders scrivono delusi: “Non funzionano!”. Ma è chiaro che non potete aspettarvi la corte dei miracoli. Il trading assomiglia ben poco alle scommesse e richiede una maturazione di una certa cognizione della logica di mercato. Allora, i segnali di trading diventano non un sistema vincente, come quello adottato per il Super-Enalotto, bensì un utile complemento alla nostra strategia, già consolidata di trading. Ci possono aiutare soprattutto quando vi è forte volatilità dei sottostanti, unita ad una precisa direzionalità. Spesso, la prima va a discapito della seconda e ciò ci fa incorrere in “falsi segnali“. Vi diamo qualche dritta che può aiutarvi a discernere i segnali di trading per poter cogliere quelli giusti.

Come sfruttare al meglio i segnali per le opzioni

Pensiamo ad una macchina che viene programmata. E’ in grado una macchina di adattarsi alle esigenze estemporanee del mercato? E’ in grado una macchina di percepire le variazioni umorali del mercato, molto frequenti in caso di “rumours” improvvisi del mercato? Semplicemente, tutti possono rispondere immediatamente, e senza una grande preparazione in cantiere a questa domanda: “Un programma di trading automatico, detto in gergo bot, è stato istruito a dare un output sulla base di alcuni input. Colui che l’ha programmato l’ha fatto sulla base delle direttive che gli ha dato un trader, spiegandogli le sue dinamiche di scelta e gli elementi causali che possono incidere, in chiave matematica o statistica, sulla formulazione delle previsioni. Di certo così manca tutta la parte decisionale discrezionale che fa parte della mente umana, insostituibile anche da parte di un robot. Un robot può fare operazioni ripetitive che non incorporano un profondo inganno da “black box” (incertezze di mercato, deviazioni transitorie dei prezzi, congestione di mercato ed assenza di predominanza dei “tori “o degli “orsi”, swing caratteristici di ritorno dei prezzi che potrebbero portare a false ridondanze segnaletiche), in minore unità di tempo rispetto a noi.

Appunto, sta al trader capire dove il bot non sbaglia perché il contesto, in quel momento, si presenta abitualmente come al solito e ha tutti i presupposti per agire secondo le dinamiche di scelta applicate dal programma automatico o dove il bot può facilmente sbagliare.

Solitamente, i programmi automatici sono incorporati in piattaforma e ci danno solo dei segnali di tipo call o put come nel caso seguente:

segnali

Possiamo però trovarci di fronte a programmi esterni abbinati alla nostra piattaforma, gratuiti per un periodo di prova che, invece, ci offrono un maggiore set applicativo, sino ai software di analisi tecnica (candele giapponesi, oscillatori, stocastici, indicatori). Ogni broker comunque si è adeguato, in modo differente, alla crescente richiesta da parte dei traders di segnali automatici per il trading binario.

Ci risulta molto utile capire l’algoritmo usato dal programma di elaborazione dei segnali. Solitamente il più utilizzato è il linguaggio Faunus che tiene conto della direzionalità dei prezzi, permettendoci di anticipare le inversioni di rotta rialziste o ribassiste.

Fate bene attenzione, però, alla tempistica del segnale. Non sempre è vero che un segnale di  15 minuti sia adatto per un trade che si prolunghi in un lasso di tempo pari a 15 minuti complessivi ma ciò che ci deve stare a cuore è il momento di chiusura dell’operazione, a partire dall’ingresso sul mercato perché solo quello determinerà il successo o l’insuccesso del trade, trattandosi di opzioni classiche. Certo, il segnale potrebbe darci l’indicazione di un segnale rialzista tra 15 minuti e ciò potrebbe effettivamente realizzarci ma, prima di accodarci al segnale, chi ci dice che, nel frattempo e prima della chiusura dell’operazione, vi sarà un’inversione di rotta che controbilanci la tendenza rialzista dei prezzi?

Quindi, non possiamo soltanto basarci sui segnali ma è consigliabile dare un’occhiata complessiva a quello che sta succedendo sul mercato anche per capire quello che accadrà e che possiamo presumibilmente aspettarci.

Alcuni programmi automatici ci permettono di impostare uno stop all’automatismo di “coda” per chi è solito lasciar fare tutto al programma automatico dando esecuzione ai segnali, nel caso si totalizzi un certo numero di perdite impreviste. Questa è una maniera per mettersi al riparo da perdite per aver dato un’eccessiva fiducia ai segnali.

Allora, i segnali per le opzioni binarie funzionano? Possiamo dire ni, tutto dipende anche dalla nostra capacità di valutazione e di discernimento. Funzionano molto bene e ci risultano utili soprattutto nelle fasi “normali” del mercato di ben precisa direzionalità, e senza un andamento troppo piatto e difficile da captare in termini statistici. I segnali in questi casi possono aiutarci anche a fare investimenti su asset correlati, in modo veloce e senza trastullarsi con troppe analisi che potrebbero ritardare irrevocabilmente la nostra decisione.