Trading sul Brent

Come fare trading sul brent oil
13 Novembre 2017
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Quando si parla di Brent Oil spesso si fa confusione poiché lo si considera come un semplice sinonimo di “petrolio”. In realtà, pur essendolo, questo rappresenta esclusivamente quello estratto nel Mare del Nord, e più precisamente nel mare al largo della Scozia (Aberdeen). Il Brent è un grandissimo giacimento scoperto all’inizio degli anni ’70 e che dal 1976 ha iniziato ad esser sfruttato dalle compagnie petrolifere. Si tratta di un petrolio più leggero rispetto al tipo WTI. Su scala mondiale, il Brent rappresenta il 60% dell’oro nero estratto.

Indice

Come investire sul Brent

Sul brent si può investire in diversi modi ma prima di intraprendere la strada dell’investimento a lungo termine occorre valutarne tutte le motivazioni, così come i possibili scenari. Infatti, il prezzo del petrolio è altamente volatile e un investimento a lungo termine potrebbe essere psicologicamente stressante, oltre che economicamente pericoloso.

Altra cosa è l’approccio a breve termine, attraverso futures con scadenza entro i 30 giorni, che consentono di fare previsioni sul periodo presente e quindi poter tenere la situazione sotto controllo.

Un’altra alternativa è quella dei CFD sul Brent, che consentono di avere i futures sul Brent come riferimento, ma con la possibilità di aprire e chiudere posizioni anche in giornata o addirittura in poche ore o minuti. I CFD sono lo strumento principale con cui si fa trading online e qui di seguito troverete informazioni ad essi inerenti. Per altre informazioni su tale strumento, rimandiamo alla nostra guida gratuita al trading con CFD.

La produzione influenza il prezzo del petrolio

Investire nel petrolio oggi, con i Futures sul Brent

I futures sono dei contratti con scadenza futura in cui due parti si accordano a chiudere una compravendita con i dati già determinati riguardo a quantità e prezzo. Uno dei modi per investire nel petrolio oggi è quello di acquistare futures sul brent, come quelli offerti dalla Future-ICE, ovvero la rinomata Intercontinental Exchange. Si tratta di uno dei canali “ufficiali” più importanti al mondo per la negoziazione di futures.

I futures sul Brent hanno scadenza mensile perciò si può investire sul brent acquistando futures di un determinato mese di un determinato anno, solitamente fino ai 2 anni successivi.

CFD sul Brent Oil

Il CFD rappresenta l’alternativa più apprezzata per l’investimento a breve termine sul Brent, anche se la parola investimento sarebbe più corretta utilizzandola con riferimento al lungo termine. Il CFD, infatti, è uno strumento finanziario che viene contrattato al fine di realizzare profitti sul breve o brevissimo termine, che può variare da pochi minuti ad alcune settimane.

Il termine, nei CFD, viene deciso dall’utente, che dopo aver aperto una posizione può chiuderla quando meglio crede. Tuttavia, vanno precisati due aspetti molto importanti al riguardo dei CFD sul brent:

  • Il loro sottostante è il future con scadenza più prossima al giorno in cui si apre la posizione, perciò nel caso il future giunga a scadenza scadrà anche il CFD
  • Non conviene tenere una posizione aperta molto a lungo poiché giornalmente vengono calcolati dei costi aggiuntivi per tenere aperta la posizione fino alla seduta successiva (overnight)

Qui di seguito vediamo un grafico dei CFD sul brent offerti da Plus500, il primo fornitore al mondo di CFD con più di 2.000 titoli disponibili.

Cliccando su “visualizza dettagli completi” si accede alla pagina con tutti i relativi dettagli di questo particolare CFD. Nella stessa pagina vi è il link per accedere al prezzo ufficiale di riferimento, ovvero al sito della Future-ICE.

Trading sul brent, come si procede?

Per fare trading sul brent si procede tramite le piattaforme di negoziazione offerte dai broker, che consentono di effettuare ordini di acquisto o vendita aprendo posizioni al rialzo o al ribasso al fine di realizzare profitti dalle variazioni di prezzo del titolo. Una delle piattaforme più conosciute ed apprezzate è proprio quella del broker precedentemente menzionato, Plus500.

Al prezzo del brent dei futures, viene applicato uno spread all’apertura della posizione. Questo sarà il valore dei CFD sui quali si andrà a negoziare. Ricordiamo che con i CFD è possibile negoziare sia al rialzo che al ribasso, acquistando o aprendo posizioni in scoperto, a seconda che si desideri puntare sul rialzo di questa materia prima o sul suo ribasso.

Puoi aprire un conto senza commissioni con Plus500 cliccando qui.

Cosa varia il prezzo del brent?

Ora che abbiamo visto gli strumenti principali con cui poter trarre profitto dalle variazioni di prezzo del brent, vediamo quali sono i fattori che agiscono sulla formazione di tale prezzo.

  • Produzione: è sicuramente il fattore più determinante ai fini della formazione del prezzo del brent. Se i grandi paesi produttori iniziano a giocare al ribasso, partendo da una sovrapproduzione al fine di abbassare il prezzo sotto quello della concorrenza, si viene a creare un effetto domino di grande rilievo. E’ ciò che abbiamo visto attuarsi a partire dal 2014 per arrivare al 2016 con il petrolio sceso sotto quota 40$ e addirittura 30$ al barile per alcuni giorni. L’ultima ondata di sovrapproduzione è stata causata dalla voce grossa degli USA, quindi dal petrolio WTI, con il quale il brent deve comunque far sempre i conti
  • Domanda: anche la richiesta di petrolio influisce molto sul prezzo del petrolio. Se vi è un periodo di boom economico, il prezzo del petrolio di sicuro subisce molte meno variazioni poiché la produzione industriale sarebbe a pieno ritmo. Al contrario, se ad una sovrapproduzione si sovrappone un periodo di crisi economica, specie di scala globale, il prezzo del petrolio non può far altro che sbattere contro il muro del calo di richieste di una catena di produzione in difficoltà. La formula è semplice: più richiesta, prezzo più alto. Meno richiesta, prezzo più basso. Questa formula ovviamente vale per le situazioni in cui la materia o il prodotto richiesto sia disponibile in normali o alte quantità.
  • Questioni socio-politiche: riguardano le scelte economiche dei paesi produttori o eventi che li coinvolgano. Si pensi alla decisione degli USA di tornare sul mercato del petrolio, oppure, come nel recente passato, a conflitti in territori di grande produzione