Il caffè rappresenta da secoli una delle materie prime più scambiate, un bene di consumo molto apprezzato in tutto il mondo e che conta numerose varianti. A meno che non siate interessati alla compravendita di caffè pregiato, da rivendere a prezzo maggiorato, in questa pagina troverete informazioni riguardanti le modalità di profitto tramite il trading sul caffè. In particolare parleremo dei futures e dei CFD.
Indice
I Futures sul caffè
Lo strumento più utilizzato in assoluto dai professionisti del mercato delle commodities è il contratto future. Con questa tipologia di contratto due parti si impegnano a chiudere una compravendita ad una determinata data e con tutti i parametri prestabiliti, tra cui prezzo e quantità. Perciò, i futures sul caffè altro non sono che contratti futuri in cui due parti si scambiano una determinata quantità di caffè ad un determinato prezzo, ad una determinata data. Questi titoli nel frattempo possono essere scambiati in cambio di denaro a seconda della loro quotazione di mercato.
Uno dei circuiti maggiormente utilizzati per la compravendita dei futures è quello di Future-ICE, i cui prezzi ufficiali sono gli stessi che caratterizzano i CFD sul caffè, che vedremo in dettaglio nel paragrafo qui di seguito.
CFD sul caffè
I CFD sono titoli che replicano il prezzo di altri strumenti finanziari. Nel caso dei CFD sul caffè, questi seguono il prezzo dei futures del caffè e in particolare quelli a scadenza più prossima tra quelli riportati dalla Future-ICE. Perciò, se ad esempio negozio CFD sul caffè al 15 aprile, il future sottostante di riferimento sarà quello con scadenza a fine aprile.
Qui di seguito riportiamo il grafico in tempo reale dei CFD caffè disponibili sulla piattaforma Plus500.
Le scadenze dei futures caffè sono ad a marzo, maggio, luglio, settembre, dicembre.
Il fatto che il CFD negoziabile sia quello con riferimento al future a scadenza più prossima costituisce un limite per chi invece desidera investire a lungo termine. In tal caso, la soluzione migliore è quella di aprire una posizione sui futures e non sui CFD.
Se invece preferite agire sul breve termine per avere dei risultati in tempi più rapidi, il CFD è lo strumento ideale a tal fine. E’ bene far presente che la quotazione del CFD è formata dal prezzo del future più una piccola percentuale di spread, diversa per ciascuno strumento finanziario. Per altre informazioni su questi strumenti di negoziazione, vi consigliamo il nostro articolo sul cosa occorre per fare trading con i CFD.
Come si fa trading online sul caffè?
Per fare trading sul caffè occorre accedere alla piattaforma di negoziazione messa a disposizione dal broker. Per accedervi gratuitamente basta iscriversi, aprendo un conto demo o reale. Il conto demo è un conto in cui praticare con fondi virtuali, mentre il conto reale è un conto in cui si opera con soldi veri.
Per fare trading con CFD in modalità reale occorre un po’ di esperienza, perciò vi consigliamo di praticare in modalità demo fin quando non prendiate piena confidenza con lo strumento.
Una volta all’interno della piattaforma, si potrà selezionare “caffè” dalla lista delle materie prime. La piattaforma da noi consigliata è quella di Plus500, poiché offre spread competitivi, una piattaforma demo gratuita e la possibilità di usufruire di un servizio di assistenza contattabile direttamente dalla piattaforma di negoziazione.
Il conto di trading di Plus500 è gratuito, senza commissioni e senza costi di iscrizione: puoi iscriverti gratis cliccando qui.
Cosa fa variare le quotazioni del caffè?
I principali elementi che causano variazioni nelle quotazioni del caffè sono innanzitutto la produzione e le scorte. Per produzione si intende la quantità di caffè raccolto e pronto ad essere smistato per la lavorazione e la vendita. Per scorte si intende la quantità di caffè non ancora venduto ma che è pronto per la vendita.
Le scorte possono aumentare di molto laddove vi siano state delle grandi raccolte, tali da superare di molto le vendite. Questo è un vantaggio per i produttori poiché potranno offrire il caffè ad un prezzo più basso, che quindi andrà a influire sul prezzo di mercato e sui futures a medio termine.
Al contrario, se un grande paese produttore si trova con scorte molto inferiori alla media, il prezzo del caffè potrebbe vedere rialzi consistenti, anche nel breve termine (a seconda di quanto sia basso il livello di scorte).
Un terzo fattore riguarda invece il territorio, quindi non ha a che fare con logiche di mercato. Questo fattore è dato dalle condizioni climatiche, dalla salute delle piante e dagli scenari geopolitici ed economici dei paesi produttori.
La pianta del caffè è abbastanza forte, tuttavia condizioni climatiche che sconvolgano l’ecosistema in cui sono situate vanno a variare la qualità del prodotto, che può risultarne anche molto danneggiato nel sapore. Vanno considerate a tal proposito le qualità di caffè più pregiate.
Per quanto riguarda la salute delle piante, vanno sempre tenute sotto controllo eventuali news riguardanti parassiti, soprattutto nei grandi paesi produttori.
Infine, la situazione geopolitica potrebbe avere un certo peso laddove alcune scelte dei governi di turno agiscano sulle decisioni riguardanti scorte, produzione, esportazione ecc.