Ecco come sfruttare le Bande di Bollinger

Corso cfd
28 Agosto 2015
|
0 Comments
|

Sicuramente avrete sentito parlare delle Bande di Bollinger, il cui nome si deve proprio al suo ideatore, un famoso trader americano di nome John Bollinger. In una delle lezioni precedenti abbiamo capito che ogni tipologia di opzione binaria va adeguata anche alla struttura dei prezzi, e così la scelta degli strumenti tecnici rilevanti per lo scopo. Ad esempio, le opzioni intervallo, di cui vi abbiamo parlato, si prestano bene, come potrete intuire capendone la logica alle Bande di Bollinger.

Come interpretare le Bande di Bollinger?

Otterremo una situazione del genere, come riportato di seguito:

bandedibollinger2

Insomma, vi sono 3 linee che fungono da indicazione segnaletica. In particolare:

  • quella centrale è ricavata sulla base di una media mobile, solitamente riferita a 20 periodi. Cosa vogliamo solitamente ottenere con una media mobile? Ve ne abbiamo parlato in qualche scorsa lezione. Serve, appunto, a capire la tendenza dei prezzi nel breve periodo.
  • le due laterali, una banda superiore ed inferiore, che sono auto-adattive come si suol dire. Sarebbe a dire, si avvicinano o si allontanano dai valori centrali a seconda della volatilità del mercato. Ed infatti che cosa è la volatilità se non la tendenza dei prezzi ad avere deviazioni transitorie? Ora capite perché le bande di bollinger sono l’ideale per le opzioni intervallo, dove dobbiamo capire se i prezzi si mantengono in una certa fascia di oscillazione o meno

Come si costruiscono le Bande di Bollinger?

Per prima cosa, dobbiamo calcolare la Deviazione Standard, ovvero con che gap rispetto alla media centrale i prezzi si disperdono. Una volta calcolata la deviazione standard, per comodità di artificio matematico e per ottenere un’equiproporzione sul grafico, la moltiplichiamo per 2. Così questo valore, sommandolo a quello centrale, ci fornisce la banda superiore; e viceversa per quella inferiore.

Capirete che questa operazione non possiamo farla da soli manualmente perché richiederebbe tempo passare da un calcolo all’altro e non faremmo in tempo a fare il nostro grafico ri-adattato che già lo scenario dei prezzi mutato richiederebbe un nuovo calcolo della deviazione standard. Pertanto, un software automatico è quello che fa al nostro caso.

Chi ha particolare agevolezza con la matematica potrà adattare i valori, utilizzandone altri (ad es. per un periodo di 50, il coefficiente sarà di 2,5; per un periodo di 10, il coefficiente sarà di 1,5 e così via). Per quale motivo bisognerebbe ricorrere a nuovi valori? Perché ad esempio il tipo di volatilità media si adatta meglio ad un frame rate di variazione più breve oppure ancora perché il nostro intervallo di investimento non va oltre i 10 minuti (10 periodi). Ricordiamo che per periodi possiamo intendere qualsiasi unità di misura del tempo a noi congeniale.

A questo punto, non ci resta che formulare le nostre previsioni a seconda che i prezzi:

  • si trovino lungo la banda centrale: in questo caso c’è forte direzionalità in atto e possiamo presumere semplicemente una continuazione di trend per quello che possa importare ai sensi delle nostre operazioni di trading
  • si trovino nei pressi della banda superiore: allora possiamo attenderci un trend rialzista. Ponendoci a valle del rialzo, cioè prima che i prezzi inizino ad aumentare.
  • Chiaramente, se abbiamo di fronte opzioni intervallo dobbiamo capire se i prezzi si manterranno entro tale banda di oscillazione, il nostro target previsionale, oppure andranno oltre. E così, a seconda del tipo di scopo che ci poniamo.
  • si trovino nei pressi della banda inferiore dei prezzi: ragionamento simmetrico

Speriamo che le informazioni che vi abbiamo dato sulle Bande di Bollinger vi siano risultate utili e possano aiutarvi nel trading.