Le onde correttive ci aiutano nelle opzioni binarie?

Corso cfd
2 Settembre 2015
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Le opzioni binarie e digitali sono vietate in Europa. I contenuti relativi ad opzioni restano in archivio a solo scopo informativo. Se non sei un cliente professionista, ti invitiamo a valutare il Trading Forex, CFD o Criptovalute

Sì, lo sappiamo! Nessuno vi ha mai parlato di “onde correttive” nelle opzioni binarie ma vi abbiamo anche detto che non esiste un corso per opzioni binarie a circuito chiuso. Ogni argomentazione può essere sviluppata all’infinito! Non sentitevi, pertanto, mai padroni della materia per aver letto quei rudimenti basilari magari trovati su un manuale o su Internet. Non bastano e non coltivano il vostro fiuto da trader! Nulla vi vieta, anzi, di fabbricare voi stessi un corpus teorico, stilizzare un modo di leggere il mercato che, chissà, potrebbe prendere “piede” perché magari notate dettagli che altri non hanno mai notato prima. Tutto è possibile con le opzioni binarie.

Quanti tipi di onde correttive possiamo avere?

A seconda della caratteristica dell’onda dei prezzi, siamo in grado di formulare delle previsioni sulla dinamica dei prezzi. Ecco perché, ebbene sì, anche le onde correttive ci sono utili.

Nella scorsa lezione, abbiamo capito che possiamo individuare un movimento impulsivo, utilizzando il grafico a linee, e tracciando la dinamica dei prezzi, attraverso segmenti continui, a loro volta spezzettati. In una delle trascorse lezioni vi abbiamo, invece, introdotto alla “Teoria delle Onde di Elliott” che cerca di rispondere alle tante difficoltà dei traders di fronte alla manifestazione di “ciclicità ad onda” dei prezzi.

Di seguito, possiamo notare una tipica formazione a “zig-zag”:

zigzag

Quali sono le caratteristiche predominanti di tale struttura dinamica dei prezzi?

  • La prima onda si può segmentare in 5 parti
  • La seconda onda (ab) è più corta (la possiamo suddividere in 3 segmenti), giusto per avere un’idea della dimensione di scala comparativa
  • La terza onda (bc) è lunga quanto la prima, e pertanto anch’essa divisibile in 5 segmenti

Ciò cosa significa? Come ci può aiutare tale informazione a fare delle previsioni, se vogliamo fare trading intra-day e non attendere la fine del movimento impulsivo per entrare sul mercato in “inversione di rotta” annunciata? Vi abbiamo, in effetti, detto che c’è anche, e vi sono a tal riguardo traders molto famosi, chi preferisce il “swing trading”, ovvero quello che sfrutta le deviazioni transitorie del mercato, per alcuni impossibili da prevedere. Certo non con i consueti metodi che sfruttano a catturare una direzionalità più marcata o una volatilità di spessore! Qui, servono altri approcci ed uno di questi può essere rappresentato dalla Teoria delle Onde di Elliott.

In particolare, se ci riflettete bene, siamo in grado se capiamo subito che abbiamo a che fare con un’onda di tipo zig-zag, di anticipare il movimento che i prezzi faranno alla terza onda, che replicherà in controtendenza la prima onda. Ciò ci dà le premesse per impostare un trade, tenuto conto sempre della durata dell’operazione di trading. Ecco perché solitamente tali metodologie si utilizzano per durate molto corte , tra cui ad esempio anche le opzioni a 30 secondi.

Abbiamo notato che molti di voi ritengono impossibile adottare un approccio abbastanza rapido per il contesto operativo con le 30 secondi e le considerano più un azzardo che un fatto di natura probabilistica (e pertanto anche tecnico, per sua natura). Ebbene, niente di più sbagliato! E come comprova avete oggi il metodo delle Onde di Elliott che si adatta molto bene sulle brevissime scadenza, una volta che abbiamo imparato ad identificare i vari movimenti impulsivi. Nelle prossime lezioni, ne passeremo alcuni altri con qualche esempio pratico di trading giornaliero.

Auguri e fruttuosi guadagni con le opzioni binarie! Tenete anche sotto controllo la “bilancia” della prudenza, mi raccomando.