Investire in Borsa da Privato: Guida Pratica Completa

investire in borsa da privato
18 Agosto 2018
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Investire in Borsa da privato è oggi un’attività alla portata di tutti. Grazie alla popolarità del trading online, infatti, non è più necessario avere conoscenze professionali in ambito finanziario per operare con i titoli azionari e avere successo. Lo scenario è senza dubbio positivo – il trading online è un’innovazione come poche – ma, come ben saprai, bisogna comunque formarsi e informarsi di continuo. Come è possibile farlo con efficacia? Quali sono i passi da compiere prima di iniziare a giocare in Borsa da casa?

Per aiutarti a rispondere a rispondere a queste domande, abbiamo preparato una guida completa che puoi leggere qui sotto e che contiene anche riferimenti a broker come eToro (apri qui il conto demo), fondamentali per chi vuole operare con tranquillità.

Come puoi vedere, abbiamo messo a punto pure un piccolo indice, per darti modo di scegliere e approfondire le tematiche che ti interessano di più.

Indice

Trading online con le azioni: ecco come iniziare

Quando si punta a investire in Borsa da privato, è normale pensare subito ad acquistare e vendere titoli azionari di società di spicco. Si tratta di un approccio che, fino a qualche tempo fa, rappresentava l’unica strada per giocare in Borsa. Come sicuramente saprai, vendere e comprare azioni può portare a dei guadagni ingenti ma anche a delle perdite altrettanto consistenti, in alcuni casi tragiche sia per le aziende, sia per i privati.

Per fortuna che, oggi come oggi, grazie al trading online si può agire in maniera diversa. Chi vuole operare da privato, può infatti trovare nei CFD un’ottima alternativa per operare in maniera semplice ed efficace, senza esporsi continuamente ai rischi della volatilità, una peculiarità che caratterizza soprattutto i titoli azionari. Conosciuti anche con il nome completo Contracts for Difference, questi strumenti derivati sono realtà da una ventina d’anni. La loro popolarità, però, è cresciuta di pari passo con quella del trading online.

Il loro principale vantaggio riguarda la possibilità di replicare l’andamento dell’asset, speculando sulle sue variazioni di prezzo. Ciò significa che è possibile guadagnare anche se le azioni di una determinata società perdono quota. Basta infatti individuare l’andamento dell’asset e aprire la posizione giusta tra long (acquisto) e short (vendita)).

I CFD sono chiaramente molto semplici da gestire. Tra gli altri aspetti positivi degni di nota, è possibile ricordare anche la presenza dello spread come unico onere economico. I Contracts for Difference sono anche prodotti a leva. Ciò significa che è possibile operare amplificando il deposito iniziale. Questo da un lato è vantaggioso, in quanto permette di aumentare i guadagni, dall’altro è un’arma a doppio taglio, in quanto la leva amplifica anche le perdite. Per gestire al meglio il rischio, è opportuno conoscere molto bene i meccanismi di stop loss, grazie ai quali è possibile indicare al broker quando arrestare le perdite.

Detto questo, entriamo ulteriormente nello specifico parlando, nel prossimo paragrafo, del trattamento fiscale dei proventi del trading online.

Come dichiarare i guadagni del trading online

Quando si fa trading online e si sceglie di investire in Borsa da privato, bisogna tenere in conto la necessità di dichiarare i guadagni e di pagare le imposte. Come si procede al proposito? Ricordiamo innanzitutto la necessità di distinguere tra due regimi fiscali distinti, ossia quello sostitutivo e quello dichiarativo.

Nel primo dei due casi, possiamo vedere un esempio di dichiarazione automatizzata. A occuparsi della stessa è il broker online. Ogni volta che un utente concretizza una plusvalenza, la piattaforma trattiene il dovuto e, successivamente, versa le imposte secondo le linee guida vigenti a livello normativo.

Il regime dichiarativo, vede invece il singolo trader occuparsi dell’adempimento degli obblighi fiscali.  L’utente/contribuente deve infatti specificare l’ammontare dei guadagni. A tal proposito, bisogna fare riferimento alla dichiarazione dei redditi. In poche parole, quando ci si muove nell’ambito del trading online, a prescindere dall’asset scelto, bisogna ragionare esattamente come si fa con gli altri guadagni.

A questo punto, ti starai sicuramente chiedendo quali siano i campi da compilare. Considerando il Modello Unico, il riferimento per il trading online è il quadro RT, ossia quello che indica le plusvalenze di natura finanziaria. L’importo specifico deve essere inserito nella sezione II-B e al rigo RT41.

Al rigo RT45, invece, bisogna inserire l’ammontare delle perdite. La suddetta somma, può essere dedotta fiscalmente tenendo conto di una somma pari al 62,5% del totale.

In ogni caso, è bene specificare che l’aliquota da applicare alle plusvalenze è pari al 26%. Tale percentuale è in vigore dal 2014, anno in cui il governo Renzi ne ha decretato un aumento della tassa in vigore in precedenza, pari invece al 20%. Il codice tributo da considerare, in questo caso, è 1100.

Le indicazioni sopra specificate e relative al quadro RT, valgono in caso di plusvalenze finanziarie concretizzate grazie a un intermediario italiano. Se i flussi di denaro hanno avuto luogo attraverso un intermediario straniero, il riferimento è invece il quadro RW. In quest’ultimo caso, bisogna specificare i proventi solo se, sommando prelievi e depositi, si superano i 10.000 euro nel corso del medesimo anno solare.

Dopo questa premessa pratica molto importante, possiamo approfondire il discorso parlando dei broker migliori per investire in Borsa da privato.

Come guadagnare in Borsa

Iniziamo subito con il dire che non esiste la guida definitiva per guadagnare dopo aver scelto di investire in Borsa da privato. Ci sono indubbiamente alcuni consigli di buonsenso, come per esempio quello di operare solo con broker legali. Ciò vuol dire che, quando ci si trova davanti a una piattaforma, è necessario controllare la presenza di licenza Cysec e di autorizzazione da parte di autorità come la Consob e la FCA. In mancanza di questi dettagli, è il caso di cliccare in alto a destra e di chiudere tutto.

Un altro criterio molto importante da considerare è la possibilità di aprire il conto demo. Come vedremo tra poco, grazie ad esso è possibile impratichirsi con le caratteristiche della piattaforma e dell’asset senza rischiare il capitale. Il conto demo, gratuito e illimitato, non deve essere considerato un’opzione perenne.

Dopo qualche ora di prova, infatti, è il caso di aprire il conto con denaro reale. Solo grazie ad esso è possibile apprezzare le vere caratteristiche del trading online e fare esperienza di quel rischio ineliminabile che caratterizza ogni operazione, imparando così ad affrontarlo.

Nelle prossime righe, analizzeremo assieme alcuni broker che rispondono perfettamente a queste caratteristiche e consentono a chi vuole di investire in Borsa da privato.

Dove investire in Borsa: il broker eToro

Quando si parla di investire in Borsa da privato, è necessario chiamare in causa eToro (apri qui il conto demo). Questo broker è online dal 2007 e nel 2010 ha ricevuto l’autorizzazione dalla Consob a operare in Italia.

La sua caratteristica primaria è il social trading. Si tratta di un meccanismo simile a quello di qualsiasi altro social. Ogni singolo utente è infatti dotato di un profilo gratuito, grazie al quale può condividere con il resto della community strategie e risultati.

I trader che ottengono i migliori numeri da questo punto di vista, possono essere annoverati tra i guru. In questo caso, è possibile apprezzare diversi vantaggi. Gli utenti di eToro (attiva qui il conto demo gratuito), infatti, possono seguire e replicare automaticamente le strategie dei guru, i quali hanno la possibilità di guadagnare.

La replica automatica dell’approccio strategico dei guru è il principio fondamentale del CopyTrading. Questo approccio brevettato, che ha reso eToro famoso nel mondo, è una forma di trading automatico sicura e consigliata in quanto supportata dalla capacità decisionale umana.

Quando si decide di cominciare a investire in Borsa da privato e si sceglie eToro (apri qui il conto demo) per il proprio trading online, bisogna mettersi nell’ottica di non “sedersi” sulla possibilità di copiare la strategia dei guru.

I trader da seguire, infatti, devono essere scelti con attenzione. I criteri che si possono seguire sono diversi. In primo luogo, troviamo il mercato di interesse, ossia l’ambito azionario. In seconda istanza, si possono prendere in considerazione aspetti come il periodo di attività e il profilo di rischio. Un altro polso valido dell’affidabilità e della serietà di un guru è la sua tendenza a rispondere ai messaggi di chi lo segue.

Come è possibile apprezzare il lato pratico di tutto questo? Aprendo il conto demo ed esercitandosi un po’. Seguici nelle prossime righe per scoprire cosa bisogna fare per attivarlo.

eToro demo: ecco come aprirlo

Sul broker eToro, è possibile fare trading sulle azioni con i CFD, replicando le variazioni di prezzo di titoli azionari di società di spicco mondiale, come per esempio Google e Facebook. Per prendere la mano con le peculiarità del broker e dell’asset, è molto utile l’apertura del conto demo.

Per attivarlo, bisogna innanzitutto accedere alla home page del sito. Il passo successivo, consiste nello scrollare la suddetta pagina e nel cliccare sul pulsante che presenta la scritta “Iscriviti subito”. A questo punto, ci si trova davanti a una pagina che permette di scegliere tra l’inserimento delle credenziali Google e Facebook e dati come nome utente, mail e password. Dopo aver fatto la propria scelta, non resta che confermare il conto. Qui sotto, puoi vedere un esempio di schermata del conto demo, che consente anche di operare con le azioni.

dove investire in borsa

 

Come è chiaro, bastano pochi secondi per aprire e chiudere le posizioni. Un altro aspetto che salta subito all’occhio è la presenza della dicitura “persone” in basso a destra. Di cosa si tratta? Del punto di riferimento per chi vuole scoprire i guru e le loro schede.

Cliccandoci su, si accede alla sezione apposita. Come appena detto, è possibile accedere alle singole schede. Ciascuna è caratterizzata dalla presenza di una foto, ma anche di informazioni sulla storia degli investimenti, sui risultati e sul profilo di rischio.

Dopo qualche ora, ribadiamo, è il caso di passare al conto con denaro reale. Per aprirlo con eToro, è necessario un deposito minimo di 200 euro. I metodi di versamento sono diversi e, a prescindere dalla scelta, è bene ricordare che i soldi degli utenti sono assolutamente al sicuro. I fondi in questione, infatti, vengono custoditi su conti diversi rispetto a quelli della società, così da tutelare gli utenti in caso di problemi del broker.

Per concludere, ricordiamo che eToro (clicca qui per aprire il conto demo) è un broker particolarmente adatto ai principianti, che hanno modo di imparare o affinare la strategia partendo da evidenze concrete. Quelli che vedremo tra poco, sempre sicuri e attenti alle regole internazionali, sono invece più adatti a chi ha già un po’ di esperienza con il trading sui titoli azionari.

Investire in Borsa su OBRinvest

Parliamo ora di un altro broker molto importante per chi vuole investire in Borsa da privato. Si tratta della piattaforma OBRinvest (apri qui il conto demo). Anch’essa regolamentata a livello internazionale, consente di operare con i CFD e di fare trading su diversi asset, dalle azioni alle criptovalute.

OBRinvest è un broker famoso soprattutto per tre motivi. Il primo riguarda i segnali di trading. Cosa sono? Delle informazioni, fornite sia in tempo reale sia con prospettiva storica, che consentono di prendere decisioni migliori quando si opera a livello concreto. I segnali di trading di OBRinvest sono forniti gratuitamente. Questo è un plus molto importante, dal momento che, in altri casi, l’utente è tenuto a pagare un abbonamento mensile.

La loro qualità è garantita da un nome internazionale come Trading Central. Questa celebre società, infatti, si impegna a fornire i segnali di trading disponibili su OBRinvest e caratterizzati da un livello eccellente.

Passiamo ora alla seconda caratteristica che ha reso famoso OBRinvest, ossia le consulenze telefoniche gratuite e mirate, fornite da esperti in trading online che sanno il fatto loro dal punto di vista pratico.

Concludiamo ricordando che, iscrivendosi a questo broker, è possibile accedere a un fitto calendario di webinar gratuiti. Per testare le peculiarità della piattaforma, come già detto, è il caso di aprire il conto demo gratuito (clicca qui per attivarlo).

Investire in Borsa conviene?

Farsi domande sugli effettivi vantaggi per chi decide di investire in Borsa da privato è naturale. Dato per assodato che l’acquisto effettivo di azioni non rappresenta più l’alternativa principe, abbiamo scoperto che, grazie ai CFD, anche chi è alle primissime armi ha la possibilità di iniziare tutelandosi dal rischio della volatilità.

Questi strumenti, però, sono anche molto rischiosi. Come abbiamo già ricordato, si tratta di prodotti a leva. Ciò significa che vengono amplificate le perdite oltre che i guadagni. Il rischio è una peculiarità ineliminabile che i trader possono solo imparare a tenere sotto controllo.

Molto utile a tal proposito è prendere confidenza con i meccanismi di stop loss, grazie ai quali è possibile indicare al broker il momento giusto per arrestare le perdite e fargli rispettare sempre il suddetto limite. Un’altra soluzione valida riguarda il Money Management. Questa strategia prevede la divisione del capitale in più parti. Ciascuna di esse deve essere destinata a una singola operazione. Idealmente, il trader non dovrebbe puntare più del 5% ogni volta.

Quando si punta a investire in Borsa da privato e guadagnare, è molto utile l’analisi fondamentale. Grazie ad essa e applicando specifici parametri, è possibile ricavare informazioni importanti in merito alla stabilità della società e al suo potenziale di crescita.

Padroneggiare questi principi è fondamentale, ma la partenza perfetta rimane sempre la scelta del broker giusto. Anche quando si fa trading sulle azioni e si decide di investire in Borsa da privato, può capitare di imbattersi in sistemi che promettono guadagni stratosferici da un giorno all’altro, soprattutto grazie al trading automatico. Non esiste e non esisterà mai un sistema in grado di assicurare il pieno successo ai trader, che devono comunque fare riferimento alla loro abilità, alla pazienza e sì, anche agli errori commessi.

Un buon modo per affinare tutto questo, come già detto, è l’apertura del conto senza denaro reale su broker come eToro (inizia qui la tua esperienza di trading) e OBRinvest (apri il conto demo).