Draghi fa impazzire i mercati azionari

Mario Drgahi
25 Ottobre 2015
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Buona Domenica a tutti amici del dito Osservatorio finanza, quella appena trascorsa è stata una settimana storica per i mercati finanziari vediamo il motivo.

Queste settimana, ma possiamo affermare negli ultimi anni, stiamo assistendo a dei fenomeni davvero unici nel loro genere. Abbiamo le banche centrali che invece di essere istituti di controllo che raramente agivano sui mercati finanziari in pasato, oggi sembrano diventati dei veri e propri trader di mercato, sempre attivi e pronte a mosse sorprendenti. Il punto, che i loro movimenti visti la forza in campo creano dei movimenti molto forti e violenti sui mercati azionari. In particolare tali scostamenti di prezzo, mandano in soffitta l’analisi tecnica e molti indicatori, mandando nel panico completo molti trader, che basano la loro operatività su di essi. Infatti l’analisi tecnica e gli indicatori, sono nati per gestire in maniera precisa, normali situazioni di mercato in cui i prezzi sono mossi da una domanda e una offerta d’investitori, ma da quando sono intervenute le banche centrali, la situazione e diametralmente cambiata e il tarder di borsa deve adattarsi a questa nuova realtà operativa.

Partiamo dall’intervento della banca centrale cinese:

Tale intervento è avvenuto Venerdì senza nessun preavviso, vediamo nella pratica quali sono state le misure:

*Taglio del tasso di sconto dello 0.25%.

*Stesso taglio anche per il costo di finanziamento.

Quindi con questa manovra il governo vuole far vedere, che ogni giorno segue i mercati e che segue le vicende economiche del paese. Dal punto di vista pratico hanno la volontà di rendere meno oneroso il finanziamento per i cittadini cinesi, dall’altra la volontà di spingere le banche cinesi a far girare il denaro e non ha tenerlo fermo.Questa decisione è avvenuta a mercati chiusi vedremo lunedì mattina come reagiranno le piazze finanziare, anche se è facile capire che reagiranno positivamente.

-Giappone, dopo la Cina, prima di lei l’intervento della Bce, tutto fa presupporre visti anche i deludenti dati da parte dell’economia giapponese che il prossimo governo a dover intervenire sia il Giappone. Il mercato si attende un amento degli importi che il governo mette sul piatto per spingere da un lato l’azionario e far salire l’inflazione giapponese sempre asfittica.

-Draghi, l’intervento del governatore della banca centrale è stato certamente quello più convincente di tutti che ha portato davvero un cambiamento di sentiment sui mercati azionari, che durerà crediamo per molto tempo. Draghi ha fatto delle affermazione pesanti,dichiarando che l’economia non si muove, che l’inflaizoene e al palo e che la banca centrale e al lavoro, non solo per il potenziamento delle attuali misure di stimolo, ma sta valutando anche misure alternative. Il tutto dovrebbe vedersi realizzato nella riunione di Dicembre. Capisci bene che si è parlato di fatti concreti e date certe, quindi direi il massimo per gli investitori che quindi hnno molto apprezzato.

Passiamo ora ad analizzare in concreto, i risultati avuti sul mercato azionario:

-Sp500, i prezzi sono schizzati al rialzo anche favoriti da buone trimestrali. Ora ci possiamo aspettare che i prezzi raggiungano almeno il 2100, ma non è da escludere che possano anche superare quel livello di prezzo.

-Ftse Mib questa settimana ha sotto preformato gli altri listini, complice la debolezza di Eni che è molto pensante sul listino italiano. Ma le condizioni di mercato per il listino italiano sono molto favorevoli soprattutto se vedremo un rapporto euro dollaro scendere al ribasso sotto la, barriera di 1.1.Crediamo che a parte questa settimana, in cui comunque l’indice è uscito al riazlo dalla sua fase laterale arriverà come minino a toccare i 23500, ma se il sentiment continuerà cosi positivo, magari con un intervento della banca centrale giapponese, potemo davvero vederne delle belle.

-Giappone, il listino nipponico che in queste ultime settimane è rimasto indietro, ora sulle aspettative che nella prossima riunione del 30 Ottobre la sua banca centrale adotti nuove misure di stimolo, ha recuperato e potrebbe essere una bella sorpresa da qui a fine anno, visto che il listino asiatico e rimasto più indietro degli altri.

Quindi in sintesi, dopo la grave crisi economica della Cina, dei paesi emergenti, la realtà ci dice, che la collaborazione di tutte le banche centrali sta giocando un ruolo fondamentale nel sentimet del mercato che ora è notevolmente migliorato. Attenzione perché questi momenti di euforia potrebbero durare per molto tempo, quindi caro trader non commettere l’errore di andare contro trend perché in questi casi potresti avere dei danni economici importanti. In generale bisogna sempre seguire il trend di mercato, ma ancora di più quando ci sono di mezzo le banche centrali, che prima a o dopo raggiungono sempre il loro obiettivo.

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