Trading sul Mais

Come fare trading sul mais
16 Ottobre 2017
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Tra le varie materie prime il mais è quello che forse può stupire maggiormente in quanto a utilizzo. Forse non tutti sanno quanto sia richiesto e quanto sia presente per questo motivo sul mercato. Per fare trading sul mais si può procedere seguendo due modalità principali: tradizionale con i futures, oppure alternativa con i CFD. Qui di seguito spiegheremo più in dettaglio in cosa consistono e in cosa si differenziano tali modalità. Infine, scopriremo anche quali sono i fattori che maggiormente influiscono sul prezzo di mercato del mais e in che modo si può fare trading online da casa, cercando di trarre profitto dalle variazioni di prezzo di questa commodity.

Indice

Futures sul Mais

I futures sono contratti a termine di tipo standardizzato, ovvero che seguono un modello standard che ne facilita e rende più veloce lo scambio. Attraverso un contratto futures sul grano, due parti si impegnano ad attuare una compravendita di grano ad una data scadenza, ad un dato prezzo, per una determinata quantità. Una volta giunta la scadenza, chi ha comprato il futures deve rispettare i patti e pagare il dovuto.

Un modo per estinguere anzitempo il futures è la stipulazione di un contratto identico ma con posizioni opposte, in modo tale da annullare gli effetti del primo.

Il più grande mercato di futures su materie prime e quindi anche di futures sul grano è il CME, ovvero il Chicago Mercantile Exchange.

CFD sul mais

Il CFD è uno strumento finanziario la cui quotazione copia quella di uno strumento sottostante. Nel caso dei CFD sul mais lo strumento sottostante è costituito da futures sul grano. Nel caso dei CFD offerti dal popolare broker Plus500, dei futures scambiati sul CME.

Qui di seguito riportiamo il grafico in tempo reale dei CFD sul grano forniti da Plus500.

Il prezzo dei CFD è lievemente differente da quello dei futures sottostanti poiché ad esso viene applicato lo spread, una percentuale che rappresenta l’unico guadagno del broker che fornisce il servizio di intermediazione.

Come si fa trading sul mais?

Per fare trading sul mais con i CFD e quindi aprire posizioni al rialzo o al ribasso, occorre accedere ad una piattaforma di negoziazione. Questo non è altro che uno strumento apposito per questa funzione, messo a disposizione dai broker online di CFD, ovvero a quelle società che forniscono la possibilità di negoziare su questa tipologia di strumento. Per altre informazioni, visita la nostra lezione del corso CFD dedicato alle piattaforme di trading.

Per accedere alla piattaforma occorre innanzitutto iscriversi al broker, aprire cioè un conto di trading. Una volta terminata la procedura di registrazione si ottengono le credenziali di accesso alla piattaforma (nome utente e password). All’interno della piattaforma si può facilmente selezionare il grano dalle materie prime e quindi aprire una posizione di acquisto (long) o di vendita (short) a seconda che si voglia puntare al rialzo o al ribasso.

Quando si desidera chiudere la posizione, occorrerà semplicemente cliccare su “chiudi la posizione” o una voce simile, a seconda del broker che si utilizza.

Noi consigliamo l’utilizzo della piattaforma messa a disposizione da Plus500, in quanto consente di operare anche in modalità demo, ovvero con fondi virtuali, al fine di praticare e imparare praticando, prendendo così dimestichezza con lo strumento (lo stesso che si utilizza nel conto reale).

Plus500 è completamente gratuito e non applica costi di commissione. Puoi ottenere un conto gratis da Plus500 cliccando qui.

Cosa influenza il prezzo del mais

A prescindere dallo strumento che si decide di utilizzare, occorre effettuare tutta quella serie di valutazioni e di studi al fine di prevedere l’andamento del prezzo del mais. Ma cosa influenza il prezzo del mais?

Nel mercato dei cereali occupa una fetta pari al 40% circa. E’ destinato soprattutto all’allevamento degli animali, poiché molto nutrente. Per il consumo destinato agli esseri umani, invece, si fa sempre più largo l’utilizzo del mais nella produzione di bioetanolo.

Tra le principali cause di variazione di prezzo del mais vi è la produzione, ovvero la quantità di mais raccolto.

Alla produzione di mais fa eco la domanda, ovvero la richiesta di mais. Questa può essere influenzata sia dallo sviluppo degli allevamenti, sia dall’aumento della popolazione mondiale (così come visto per il grano). A proposito della domanda, va seguita quindi con molto interesse anche la quantità di mais dai produttori di biocarburanti. La richiesta ha avuto un picco fino al 2013, anno in cui gli USA decidevano di tornare a vendere petrolio, causando il forte abbassamento del prezzo dello stesso e di conseguenza anche del mais. Ciò indica che il prezzo del mais può subire forti variazioni nel caso vi fossero forti variazioni del prezzo del petrolio. Se il biocarburante un giorno diventerà una vera alternativa al petrolio, il prezzo del mais potrà salire vertiginosamente rispetto ai valori medi attuali. Il prezzo del petrolio quindi rappresenta un importante fattore da considerare per la previsione del prezzo del mais (soprattutto in ottica di rialzo).