Azioni Spotify: panoramica e come investire

azioni spotify
21 Aprile 2018
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Nelle ultime settimane, è impossibile non aver sentito parlare almeno una volta di azioni Spotify. Ovviamente è tutto normale, dato che al centro dell’attenzione c’è il colosso mondiale dello streaming musicale, che ha recentemente debuttato in Borsa con un approccio molto particolare, del quale parleremo tra poco.
Il primo giorno in Borsa per Spotify è stato il 3 aprile 2018, quando i titoli della società hanno iniziato a essere scambiati nell’ambito del New York Stock Exchange (NYSE: SPOT).
Il colosso della musica in streaming ha annunciato a marzo la decisione di quotarsi in Borsa. Prima di entrare nel vivo dei consigli per fare trading con le azioni in questione, vediamo qualche informazione sulla storia e il modello di business della società.

Spotify come servizio in sé è stato lanciato nel 2008 dalla startup svedese Spotify AB. Il progetto aziendale, però, ha avuto inizio nel 2006, con la fondazione, da parte di Daniel EK, della Spotify AB. La parte di sviluppo, oggi come oggi, rimane a Stoccolma. L’azienda madre, ossia la Spotify Ltd, ha sede a Londra.

Disponibile nella maggior parte dei Paesi del mondo, guadagna grazie agli abbonamenti che permettono di ascoltare la musica senza advertising e in alta definizione. Ovviamente, anche le entrate pubblicitarie contribuiscono al fatturato di Spotify.
Acquistarne i titoli conviene? Oggi risponderemo a questa domanda. Daremo anche qualche consiglio specifico per fare trading, operando tramite broker sicuri e legali come Plus500 (clicca qui per aprire un conto demo), piattaforma apprezzata a livello mondiale.

Per aiutarti nella lettura di questa guida dedicata alle azioni di Spotify, abbiamo preparato un indice che puoi vedere qui sotto. In questo modo, avrai la possibilità di scegliere gli agomenti che ti interessano davvero e di approfondirli.

Indice

Azioni Spotify IPO

Una caratteristica delle azioni Spotify è senza dubbio la mancanza di IPO (Initial Public Offering) nel debutto ufficiale sui mercati.
Alla luce di questa opzione, scelta con l’obiettivo di permettere agli investitori di acquistare i titoli al medesimo prezzo dei grandi fondi, l’esordio in Borsa di Spotify è stato caratterizzato da un alto livello di volatilità. La quotazione diretta ha permesso l’eliminazione degli intermediari e il risparmio di milioni di dollari.

Ovviamente si deve considerare anche il rovescio della medaglia, ossia la mancanza di grandi gruppi bancari interessati al successo delle quotazioni. L’assenza del classico roadshow per i titoli di Spotify ha creato diverse perplessità in alcuni investitori, soprattutto in luce delle notevoli perdite che la società ha avuto nel 2017 e delle quali parleremo meglio nelle prossime righe.
La fase di scambio, come già detto molto volatile, ha visto il valore del titolo passare da un minimo di circa 37 dollari a massimi di 125. Questo è successo in quanto, fin da subito, il prezzo delle azioni è stato legato all’equilibrio tra domanda e offerta.

Entrando maggiormente nello specifico, ricordiamo che la prima sessione in Borsa per Spotify si è chiusa a 149 dollari. Nel corso della giornata iniziale, ossia il 3 aprile, è stato toccato il picco intraday dei 155 dollari.

Questo ha avuto degli effetti positivi sulla capitalizzazione aziendale, che ha sfiorato i 30 miliardi di dollari.

Come investire in azioni Spotify

La migliore soluzione per investire in azioni Spotify è il CFD (Contract for Difference). Grazie a questo strumento derivato, è possibile replicare l’andamento dell’asset, guadagnando anche quando perde quota. Quello che conta, infatti, è entrare sul mercato con la posizione giusta tra long e short.

Perché i CFD sono consigliati per fare trading con le azioni Spotify? Per le tempistiche più rapide di gestione, per i costi contenuti e per il minor rischio di volatilità. Sull’acquisto effettivo delle azioni Spotify gli analisti si sono espressi con perplessità.
Hanno puntato il dito prima di tutto contro la perdita netta di 1,5 miliardi di dollari registrata a fine 2017. Cosa dire, invece, riguardo alle entrate? Che nel 2017 sono state pari a circa 4,09 miliardi di euro, con una crescita vicina al 40% rispetto all’anno precedentee. Questo, ribadiamo, non ha fermato le critiche degli esperti del settore, che hanno consigliato di evitare l’acquisto delle azioni il primo giorno, a causa in primis della volatilità già citata. Tra gli aspetti rischiosi secondo gli analisti, è da ricordare anche la mancanza di un flottante.

Per questi e altri motivi, si consiglia di operare con i CFD. Ricordiamo che, con gli strumenti giusti, operare con le azioni Spotify può rappresentare una valida opportunità. Per quale motivo? Ecco i principali:

  1. Grazie al costo di commutazione, Spotify occupa una posizione di leadership nel mercato della musica in streaming.
  2. In virtù della dipendenza sempre minore delle etichette discografiche, Spotify ha ottime prospettive per quanto riguarda la creazione di valore per gli investitori.

Questi strumenti sono totalmente sicuri? Quando li si utilizza, bisogna tenere presente prima di tutto che i mercati sono imprevedibili. In secondo luogo, è necessario ricordare l’esistenza della leva finanziaria. Questo moltiplicatore, consente di esporsi sul mercato con una somma più alta rispetto a quella del deposito iniziale. Per fare un esempio, specifichiamo che, in caso di leva 1:10, chi inizia con 100 euro può operare con 1.000. Da ricordare è che:

  1. Tutta la posizione viene calcolata sull’ultima cifra citata.
  2. La leva amplifica i guadagni ma anche le perdite.

Per questo motivo, chi vuole fare trading con le azioni Spotify deve imparare a gestire i meccanismi di stop loss, il che significa indicare al broker il limite oltre il quale non andare in caso di perdita.

Dopo questa premessa, parliamo un attimo di altri consigli pratici. Il primo consiste nell’operare solo tramite broker legali. Queste piattaforme non solo permettono di operare a livello pratico con i CFD, ma consentono anche di sfruttare l’efficacia di strumenti come i  grafici in tempo reale, che possono essere arricchiti con indicatori di analisi tecnica.

Come fare trading con le azioni Spotify

Per entrare nell’aspetto pratico del trading con le azioni Spotify, iniziamo a parlare dei broker e dei requisiti per sceglierli. Come già detto, è necessario che siano legali. Bisogna controllare subito la presenza della licenza CySEC e dell’autorizzazione da parte della Consob. Molto importante è anche la possibilità di aprire un conto demo, grazie al quale “allenarsi” senza mettere subito in gioco il proprio capitale.

Detto questo, entriamo nel vivo delle peculiarità dei vari broker, con consigli mirati per fare trading con i CFD sulle azioni Spotify.

Plus500

Broker online dal 2008 e dotato di regolare licenza CySEC, permette di operare su diversi asset tra cui le azioni. Plus500 è un marchio registrato legato a diverse consociate quotate sulla Borsa di Londra. Questo è molto importante e rappresenta una garanzia di sicurezza per chi opera con il broker.

Tra i titoli su cui speculare tramite i CFD, sono presenti anche le azioni Spotify. Per iniziare ci sono diverse soluzioni. Si può:

  1. Accedere alla home e, dalla prima voce del menu nella parte alta della pagina, ossia “Strumenti” di Trading, scegliere “Azioni”. Una volta superato questo step, cliccare su “Inizia a fare trading adesso”. A questo punto, non resta che scegliere tra il conto demo e quello con denaro reale.
  2. Direttamente dalla home, cliccare sul pulsante “Inizia a fare trading adesso”. Subito dopo, come già detto, bisogna scegliere tra conto demo e conto con denaro reale.

Il conto demo di Plus500 (clicca qui per aprirlo) ha davvero tutte le funzionalità e permette di tenere sotto controllo ogni dettaglio delle operazioni. Ovviamente il denaro accreditato è virtuale. Se ci si accorge che, anche con questa modalità, le cose non stanno andando benissimo, è il caso di fare un pensiero al Money Management. Questa tecnica, molto semplice ma altrettanto importante, prevede di dividere il capitale in più parti.
Ciascuna va destinata a una singola operazione, o a un singolo asset se si opera su diversi fronti. In questo modo, si evita di trovarsi con il conto svuotato dopo diverse operazioni non andate a buon fine.

eToro

eToro (clicca qui per aprire un conto demo) è davvero un caso molto interessante per chi vuole capire come fare trading con le azioni Spotify. Questo broker, non solo permette di aprire un conto demo per impratichirsi con l’asset e con la piattaforma in sé, ma consente anche di condividere la propria strategia tramite un profilo pubblico, gratuito e disponibile a tutti.

Chi ottiene i risultati migliori, ha la possibilità di essere seguito e di guadagnare grazie ad altri trader, che replicano automaticamente la strategia.

Grazie al conto demo – e non solo – è possibile cercare i trader migliori tramite l’apposita funzione di ricerca persone. La sezione dedicata, è caratterizzata dalla presenza di schede specifiche per ogni trader, con informazioni sul profilo di rischio, sui mercati trattati e, soprattutto, sui risultati ottenuti.

Markets.com

Eccoci a parlare di un altro broker fondamentale da conoscere quando si fa trading con le azioni Spotify. Regolamentato CySEC e caratterizzato dalla presenza di un customer care di alto livello e multilingua (è presente anche l’italiano), permette di operare dopo essersi adeguatamente formati. Come utilizzarlo? Ecco la procedura passo passo.

  1. Accedere al sito ufficiale Markets.com.
  2. Cliccare sul pulsante blu “Inizia a fare trading”.
  3. Inserire i propri dati per l’apertura del conto demo.

Una volta superati questi step, ci si trova davanti alla piattaforma di trading. Nella parte alta della pagina, sulla sinistra, si trova la stringa di ricerca dell’asset.

azioni spotify come fare trading

Markets.com è un broker ideale per fare trading con le azioni Spotify

Come è chiaro dall’immagine sovrastante, è possibile aprire nell’immediato posizioni long e short. Cliccando su “Apprendi”, è possibile accedere a diversi video tutorial gratuiti, grazie ai quali impratichirsi, già durante l’utilizzo del conto demo, sulle caratteristiche dell’asset.

Se vuoi scoprire direttamente le peculiarità del broker Markets.com, apri subito un conto demo.

Tutti i broker elencati, permettono di fare trading con le azioni Spotify in maniera gratuita, ossia senza pagare commissioni. L’unico onere da considerare è lo spread, ovvero la differenza minima tra bid e ask.