Lezione 23 - Oscillatore Stocastico, parte 3

Corso cfd
28 Settembre 2015
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Indice

Analisi di un grafico con oscillatore stocastico

In questa lezione prendiamo in considerazione un grafico con oscillatore stocastico al fine di analizzarlo, in modo tale da “leggerlo” e cercare di capire quale tipo di segnali offra.

Nel seguente grafico possiamo notare una linea verde e una linea blu. Quella verde rappresenta il %K, quella blu il %D.oscillatore stocastico

Possiamo quindi dividere il grafico in tre zone: 0-20, 20-80, 80-100.

La Zona 0-20

Nell’analisi dell’oscillatore stocastico, la zona 0-20 rappresenta una zona di ipervenduto, quindi una zona in cui lo stocastico arriva in caso di forti ribassi dei prezzi. Anzi, eccezionali, se vogliamo entrare nell’ottica dell’oscillatore. Proprio questa eccezionalità ci porta a pensare che i prezzi potrebbero presto subire una inversione rialzista, quindi riprendere a salire.

Nella zona 0-20 inizia lo studio del momento propizio per aprire posizioni Long. Tuttavia, occorre contestualizzare il fatto che l’oscillatore sia arrivato in questa posizione, poiché nel caso ci arrivi in condizioni di mercato in un ribasso costante di un determinato periodo, questo potrà evidenziare una situazione in cui tale trend va a interrompersi. Nel caso in cui invece vi siano fattori micro o macro economici che vadano a influire sul prezzo, non è detto che l’inversione avvenga in tempi brevi.

Zona 20-80

Si tratta del range di movimento neutro dell’indice stocastico. Fin quando si muove in questa fascia di oscillazione, solitamente il mercato è in una fase laterale. In questa zona l’oscillatore può trovarsi anche nel caso vi fosse un trend costante, al rialzo o al ribasso. Si tratta di una zona “tranquilla” o “senza precisi rilievi”.

Zona 80-100

La zona 80-100 rappresenta la zona di ipercomprato e quindi possiamo riscontrare un trend al rialzo. Si tratta di una situazione in cui i prezzi vanno verso i loro massimi o li superano e quindi ci si può aspettare un’inversione al ribasso.

Nella zona 80-100 inizia lo studio del momento propizio per aprire posizioni Short. Tuttavia, occorre contestualizzare il fatto che l’oscillatore sia arrivato in questa posizione, poiché nel caso ci arrivi in condizioni di mercato in un rialzo costante di un determinato periodo, questo potrà evidenziare una situazione in cui tale trend va a interrompersi. Nel caso in cui invece vi siano fattori micro o macro economici che vadano a influire sul prezzo, non è detto che l’inversione avvenga in tempi brevi.

Riflessione

Questa riflessione vale sia per la zona 0-20, sia per la zona 80-100. Per semplicità, prenderemo come esempio soltanto la zona 0-20.

Quando l’oscillatore si trova nella zona di ipervenduto, la scelta ideale sarebbe quella di avere una piccola conferma prima di comprare, ovvero aprire una posizione al rialzo.

Ora, il punto su cui vogliamo farvi riflettere è questo: dato che in tal caso ci si aspetta un’inversione al rialzo ma non sappiamo precisamente quanto presto, non sarebbe meglio aprire una posizione con un termine non proprio brevissimo? Ad esempio, se stiamo seguendo un titolo azionario che, incondizioni di mercato normali, ha già passato il minimo più basso degli ultimi tempi, ci si potrebbe aspettare un rialzo. Ebbene, in tal caso, dato che questo rialzo lo si attende e ci si aspetta anche un’inversione sostanziale, si potrebbe mirare ad un’apertura di posizione di un’opzione a qualche ora. Meglio ancora, l’apertura di una posizione con CFD, poiché in questo caso potremo decidere esattamente il momento in cui entrare e in cui uscire.

Questo avrebbe come vantaggio la possibilità di sfruttare anche i soli eventuali “contraccolpi” di un ribasso. Se ad esempio un titolo scende ai minimi, quindi inverte, quindi torna a scendere. In questo caso, aprire una posizione sfruttando l’inversione ma restare pronti a chiuderla per un ritorno di un trend ribassista, ci avrà fruttato. Nel caso in cui il trend continui a scendere, comunque, ci troveremo di fronte a scenari da studiare e di cui approfittarne.

Analisi degli incroci

Nell’analisi dei grafici con oscillatore stocastico gli incroci giocano un ruolo fondamentale. Infatti:

  • nel caso in cui la linea blu invertisse la sua tendenza e andasse a intersecare la linea rossa, si tratterebbe di un segnale di acquisto
  • nel caso in cui la linea rossa invertisse la sua tendenza e andasse a intersecare la linea blu, si tratterebbe di un segnale di vendita
  • quando, seguendo una tendenza, un incrocio diventa più incisivo, si è in presenza di un segnale forte nella direzione del trend in atto. In questo caso la linea %D incontrerà la linea %K.
  • quando il grafico dei prezzi mostra due massimi mentre l’indicatore stocastico mostra un andamento discendente, è un forte segnale di cedimento del trend e quindi un ottimo fattore per l’inizio dell’inversione.

Conclusioni

In queste tre lezioni sull’oscillatore stocastico abbiamo visto in che modo questo strumento possa aiutare i trader ad ottenere dei segnali per potenziali profitti ma soprattutto in modo molto rapido. Questo perché l’inversione di tendenza rappresenta il momento in assoluto ideale per poter approfittare di una variazione di prezzo, anche nello scalping consentito. Sfruttare l’inversione nel suo farsi o sfruttare l’inizio di un nuovo trend sono due approcci che dipendono dal tipo di trading che si intende fare. Noi riteniamo che i CFD rappresentino lo strumento ideale per sfruttare al meglio le inversioni previste con gli oscillatori, poiché consentono totale autonomia nell’apertura e chiusura delle posizioni.

 

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