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In questa lezione parleremo delle Bande di Bollinger per il trading di CFD, ovvero con un risalto all’utilizzo di questa funzione grafica per il breve e medio termine del trading online, che va dall’arco di una giornata fino a qualche settimana. Puntualizziamo questo per distinguere l’uso che se ne può fare con il trading dei CFD, poiché queste hanno una scadenza con termine decisamente inferiore (pochi minuti, poche ore).
Anche i CFD, ad ogni modo, consentono di operare nel termine super breve, come pochi minuti, perciò vi consigliamo di testare le Bande di Bollinger insieme ad altri 2-3 indicatori (così come suggerito dallo stesso John Bollinger) al fine di testarne la significatività.
Indice
Cosa sono le bande di Bollinger?
Le Bande di Bollinger costituiscono una delle funzioni grafiche più utilizzate e preferite dagli esperti di trading, dato che si basano sulla volatilità e che quindi possono risultare utili in momenti di particolare “fermento” del mercato, ovvero situazioni in cui c’è un certo livello di volatilità. Prima di affrontare il discorso delle Bande, soffermiamoci su alcuni concetti e definizioni che sono propedeutici per la comprensione delle Bande di Bollinger.
- La Volatilità: è un indice che rappresenta la variazione della percentuale dei prezzi, che misura quanto e come cambia un prezzo in un certo intervallo di tempo. Più semplicemente: i prezzi variano sempre, ma se variano con maggiore velocità si ha un più alto grado di volatilità.
- Deviazione Standard: la misura della dispersione dei dati attorno ad un indice di posizione. In pratica, con l’indice della deviazione standard si ha una stima (calcolo per stima) della variabilità di alcuni dati o di una variabile casuale. Più semplicemente: lo studio di come variano i dati.
- Valore Atteso: è un valore stimato di cui ci si aspetta la conferma dai dati effettivi
- Precisione: dato un valore atteso, più questo è vicino alla deviazione standard calcolata (per stima, appunto) più si sarà ottenuto un risultato positivo per il proprio studio. Abbiamo detto che la deviazione standard misura la dispersione dei dati attorno ad un indice di posizione, che può essere costituito dal valore atteso. Più semplicemente: se il calcolo è buono e vi sono conferme dei dati, lo studio allora sarà abbastanza preciso.
Come si formano le Bande di Bollinger?
Una volta fatti nostri questi concetti, torniamo sulle Bande di Bollinger. Per calcolarle, si utilizza una media mobile, così come abbiamo visto nella lezione sulle medie mobili.
La formula sarà questa:
Media mobile a G giorni +/- (valore della Deviazione Standard x Fattore F)
Per F si intende il moltiplicatore della deviazione standard, applicata alle serie storiche di prezzi. Solitamente il valore di F è pari a 2 o 3.
Non proccupatevi: questi calcoli non dovrete mai farli voi, ma saranno fatti automaticamente dal software di trading CFD e il risultato di queste operazioni sarà un grafico che potrete facilmente visualizzare, analizzare, interpretare.
Applichiamo le Bande di Bollinger sulla piattaforma CFD
Per applicare le Bande di Bollinger su una piattaforma trading CFD si faccia riferimento alla lezione dedicata ai grafici CFD. Innanzitutto, impostiamo i valori sulla piattaforma di negoziazione. Per il nostro esempio abbiamo utilizzato la piattaforma Plus500 e uno strumento negoziabile anche di sabato: i Bitcoin, categoria “cambi virtuali”.
Questo è un grafico a 15 minuti con Bande di Bollinger con periodo 10 e deviazione 2
Questo è un grafico a 1 ora con Bande di Bollinger con periodo 10 e deviazione 2
Questo è un grafico a 4 ore con Bande di Bollinger con periodo 10 e deviazione 2
Questo è un grafico a 1 giorno con Bande di Bollinger con periodo 10 e deviazione 2
Questo è un grafico a 1 settimana con Bande di Bollinger con periodo 10 e deviazione 2
Quando utilizzare le Bande di Bollinger
Le Bande di Bollinger si utilizzano per misurare trend e volatilità. Il trend è la direzione che il mercato prende in un dato momento, mentre la volatilità, come abbiamo visto, sono dati dalla velocità con cui i movimenti di mercato avvengono in un dato momento. Combinare studi su trend e volatilità non è cosa semplice ma può farci comodo a riconoscere momenti in cui il mercato è congestionato da quelli in cui sta per sbloccarsi a favore di una direzione.
Le bande di Bollinger infatti consentono di ottenere questi segnali:
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- Forte segnale short: il prezzo esce dalla banda superiore e vi fa rientro. Vi è un repentino aumento del prezzo (esce infatti dalla Banda di Bollinger) e un successivo aggiustamento/rallentamento (rientra nella Banda)
- Forte segnale long: il prezzo esce dalla banda inferiore e vi fa rientro. Vi è un repentina diminuzione del prezzo (esce infatti dalla Banda di Bollinger) e un successivo aggiustamento/rallentamento (rientra nella Banda)
Falsi segnali
Nessun sistema è infallibile. Le Bande di Bollinger possono offrire dei segnali sbagliati, detti anche “falsi segnali” ad esempio nel momento successivo al rientro nella banda, dopo il quale potrebbe anche riprendere l’iniziale movimento al rialzo. Lo stesso vale nel caso opposto.
Non a caso, John Bollinger in persona ha sempre consigliato di utilizzare assieme alle sue Bande anche altri indicatori che ne confermino i segnali. Se altri due o più indicatori confermano i segnali della Bande di Bollinger, allora si avranno sicuramente molte più possibilità di ottenere beneficio dai segnali delle stesse, ottenendo così maggiore “significatività” ovvero efficacia.
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