Tra gli strumenti finanziari più interessanti su cui fare trading abbiamo i futures sulle materie prime, tra cui oggi spicca il petrolio. Infatti, i prezzi del petrolio dovrebbero essere destinati a crollare ulteriormente per via dell’accordo raggiunto oggi tra la comunità internazionale (USA in testa) e Iran sulla questione del nucleare. Con questo accordo, l’Iran potrà produrre energia nucleare per scopi non bellici e in cambio potrà inoltre liberarsi delle sanzioni di cui era soggetto. In cima a tutto ciò, vi è il petrolio, che dall’Iran invaderà i mercati abbassando ulteriormente i prezzi e, bene evidenziarlo, aiuterà ulteriormente il PIL dei paesi importatori, tra cui l’Italia.
Indice
Perché è importante l’accordo con l’Iran?
Innanzitutto, è rilevante per le borse europee. Il FTSE Mib, ad esempio, potrà contare su prospettive del PIL più rosee, quindi gli investimenti potrebbero aumentare già dal breve/medio periodo. Se ad ora è previsto un PIL annuale del +0,7% a fine 2015, molto probabilmente questa prospettiva potrebbe rialzarsi. Nella peggiore delle ipotesi, tale evento andrebbe a tamponare gli effetti negativi delle minacce di Grexit che hanno fatto indietreggiare i mercati nelle ultime settimane.
Se invece tutto prenderà la strada “giusta”, allora ci sarebbe da essere ottimisti e sperare ad un +0,9% o un +1% annuale. Ad ogni modo, restiamo con i piedi per terra e analizziamo la situazione per come si presenta al momento.
Probabili scenari negativi
Da “osservatori” quali siamo a Osservatorio Finanza, non possiamo esimerci dal considerare questo evento e di vederlo in un contesto molto più ampio, nel quale in effetti si trova. Il contesto è quello dell’economia mondiale, perciò se da una parte vanno visti i benefici che questo accordo potrà ottenere, dall’altra parte vanno considerati anche i possibili frutti negativi di tale accordo.
Infatti, se da una parte è un vantaggio per i paesi importatori, ovvero quelli che non soddisfano il proprio bisogno di petrolio, dall’altra è un danno per i paesi esportatori, come ad esempio la Russia. L’economia del paese governato da Putin, che già si ritrova il peso delle sanzioni internazionali per via della questione ucraina e il peso del ribasso del prezzo del petrolio per via della sovrapproduzione americana, potrebbe ritrovarsi anche il fardello dell’accordo con l’Iran.
Questo è sicuramente un fattore negativo per la borsa di Mosca e per l’economia russa. Ulteriore svantaggio è che questo fattore potrebbe portare a ulteriori tensioni lungo i confini russi e ucraini. Speriamo proprio di no.
Altro fattore negativo è la tensione internazionale come ad esempio in Israele, i cui effetti in realtà sono difficili da pronosticare e decifrare. Israele ci ha abituati a “sorprese”, ma dato che stavolta sono proprio gli “amici” americani ad aver stretto l’accordo, sarebbe davvero improbabile una situazione in cui Israele reagisca in qualsiasi maniera a questa decisione. Qui il terreno tuttavia diviene più politico/militare, piuttosto che economico e riguardante il trading, perciò lo evidenziamo prettamente per avere un punto di vista più ampio e chiaro sulla situazione internazionale.
Come fare trading sul petrolio
Ora vediamo come possiamo sfruttare la situazione, facendo trading sul petrolio con gli strumenti finanziari messi a disposizione dai broker online.
- Con i CFD possiamo negoziare sulle materie prime aprendo posizioni sul breve termine che va da pochi minuti, ore, a pochi giorni o settimane. Vi consigliamo di non tenere aperte posizioni per periodi più lunghi poiché la peculiarità del trading online sta proprio nella possibilità di effettuare dei bilanci in tempi brevi, quindi ottenere dei risultati in tempi ristretti, senza tempi d’attesa o odissee burocratiche. Si opera con un clic. Per aprire una posizione con i CFD occorre scaricare gratuitamente la piattaforma di negoziazione Plus500, aprire un conto, avviare la piattaforma e quindi cliccare su “vendi” alla voce “petrolio”. Per arrivare a questa voce, occorre selezionare “materie prime” dalla colonna sinistra e quindi “vendi” della riga “petrolio” visualizzabile nella finestra principale. Molto più facile a farsi che a dirsi.
Consiglio: essendo i prezzi delle materie prime molto volatili, non dimenticatevi di spuntare la casella “stop loss” e quindi di impostare un massimale di perdita che pianificate di poter perdere. In questo modo, limiterete le possibili perdite.