Indice Nikkei, solo uno storno o qualcosa di più?

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Oggi analizziamo l’indice Nikkei, perché strettamente collegato e sensibile alla crisi cinese, non solo per vicinanza, ma per forti rapporti commerciali.

Il Nikkei, viene da una salita di lungo termine davvero poderosa, a che cosa è dovuta tale salita? Semplice, alle manovre di enorme Quantitative easing adottate dal governo nipponico che ha spinto le quotazioni al rialzo in maniera eclatante e che continua a sorreggerle essendo queste ancora attive.

Nel dettaglio, possiamo notare nel grafico del Nikkei che i prezzi sono saliti dal 2013 quando quotavano 9000 mila punti e oggi sono arrivati a quotare, quindi due anni dopo, a 21000 mila punti. Quindi stiamo parlando per un indice azionario di una performance del 133% non male direi non ti pare?

La domanda che tu investitore ti devi porre, questo trend potrà ancora continuare?

La prima risposta che possiamo dare a livello macroeconomico e si, durerà finché la politica espansiva del paese continuerà, ma vediamo nel dettaglio dell’inalasi tecnica se questa affermazione è vera.

Analisi tecnica del indice Nikkei:

-L’indice asiatico a causa dei forti scossoni avuti in seguito alla crisi cinese, è sceso da 22000 mila punti sino a 17000 mila dove ha trovato fortissimi compratori.

-Dal nostro punto di vista le quotazioni prima di poter ripartire devono appoggiarsi su livelli più importanti, che si trovano più in basso rispetto alle quotazioni attuali.

Nel dettaglio riteniamo che il livello di 15000 mila punti, possa essere un area di appoggio interessante da cui pensare di fare acquisti, al momento la situazione sembra troppo precaria per provare un operatività rialzista, dall’altra parte ci sono troppi rischi e pochi margini per un operatività invece ribassista.

Quindi dal nostro punto di vista, il nostro pensiero operativo e di aspettare l’indice Nikkei al livello di 15000 mila punti e fare un acquisto non prima di arrivare a quel livello.

Buon trading a tutti!!!!